La dinamica del delitto mascherato da incidente sembra elementare, e il giornalista procede indefesso con ogni suo articolo a demolire la figura della procace vedova, che continua invece a proclamarsi innocente. L’avvocato difensore, gravemente malato, deve rinunciare a seguire il caso e Akitani gongola quando la difesa viene affidata d’ufficio a Sahara Takukichi, un oscuro avvocatucolo di provincia.
Interessante anche la figura dell'avvocato, molto diversa rispetto a quella vista ne "La ragazza del Kyushu". Se non altro il buon Harayama e Sahara fanno il loro lavoro in maniera seria, non facendosi sviare dalle dicerie e accettando un caso che li mette nel mirino dell'opinione pubbblica.
(Sala della Musica, ore 22.00), durante la quale alcuni componenti del movimento saranno autori e allo stesso tempo vittime di azioni volte advertisement appropriarsi del loro stesso manifesto, custodito in un libro tascabile di recente pubblicazione (
Cultore della materia di diritto dello sviluppo sostenibile e diritto amministrativ… Vedi tutti Iscriviti alla publication Si è verificato un errore durante la tua richiesta.
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Ma ecco che Sahara Takukichi non si rivela affatto una mezza tacca come era facile pensare. Scrupoloso e preciso, si mette a studiare le carte processuali e avanza un dubbio… la cui soluzione non sarà fatale solo per chiudere questo caso.
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L’attività è nata da una serie di controlli, messi in atto dagli uomini delle Fiamme gialle, alla luce della normativa che disciplina il settore dei trasporti, for each il quale, è prevista l’iscrizione in un apposito albo.
Nei gialli giapponesi più che la risoluzione vi è uno studio dei comportamenti umani messi in determinate circostanze È stato bello seguire Akitani, Harayama e Sahara in questo intreccio che sembrava portare advertisement un nodo, un fulcro ben visibile e poi incidente stradale con morto pena vederlo assumere connotati totalmente differenti. Certo, esito prevedibile, ma il viaggio ne è valso totalmente la pena. Lo consiglio!
Il breve racconto si concentra proprio sulle posizioni opposte del giornalista Akitani - fermo sostenitore della tesi di colpevolezza e autore di numerosi articoli denigratori - e gli avvocati che si sono alternati nella difesa della “demonessa”.
Peccato per quel finale aperto, ma mi piace pensare che Sahara - civilista prestato a questo caso di giustizia penale - se la sia cavata e che quello sclerotico del giornalista sia finito in carcere, anche se ne dubito.
Questo breve romanzo non mi ha catturata. Nonostante abbia sentito parlare molto bene di questo autore, io non lo trovo così entusiasmante. La storia è piuttosto ripetitiva, manca un po' di ritmo e il finale è abbastanza prevedibile.